Lo stemma è costituito da uno scudo sannitico in campo verde con bordatura rossa.
Figura fissa: un’aquila color argento su scudo color oro come da insegna militare di legione romana con sulla targa scritto in nero e caratteri romani “MACCIUS”. L’aquila ha il rostro incurvato aperto con lingua sporgente e tiene la testa voltata a destra, con zampa destra reggente tomo di color ocra chiaro sulla cui copertina è scritto il caratteri romani in oro filato di nero :”Codex Gratianii” e sulla testa porta corona di duca cimata con otto fioroni (cinque visibili) sostenuti da punte a base con pietre preziose. Le ali sono aperte, sopra lo scudo listello svolazzante color pergamena con scritto in caratteri romani neri: ”Sancta Mariæ de Clusio” . Sullo sfondo dello stemma si possono individuare i seguenti simboli: numero radicale planetario, i tre anelli degli Anelleschi, Fortuna Major (Stabilità), Runa YR (la terra), Xvii Arcano (Le Stelle), Mercurio (Commercio), Saturno (Saggezza e Disciplina), Marte (Forza), Luna, Sole e il Tau (simbolo dei Cavalieri di Altopascio).
Attualmente il Territorio del Terziere Santa Maria comprende la parte Sud-Ovest del Centro Storico (Piazza del Duomo, Olivazzo, Via Porsenna, fino a Piazza del Comune e al Prato), la Fortezza e, fuori dalle mura del paese, le frazioni di Querce al Pino e di Macciano, parte del Lago di Chiusi e una piccola parte di Chiusi Scalo (Contrada delle Biffe). La taverna del Terziere è situata in Via Petrozzi tra via Porsenna e la piazzetta dell’Olivazzo.
Al momento il Terziere Santa Maria è il Terziere che può vantare il maggior numero di Palii delle Torri vinti.
CENNI STORICI
I confini del territorio del Terziere Santa Maria nel XV secolo erano racchiusi tra Porta”a Pacciano”, già “Aureliana” o “Decumana”, Porta “al Campo” e Porta “San Pietro in Aciliano” con la sua omonima chiesa e l’ Ospitale dei cavalieri del Tau o d’Altopascio. In pratica, in questa parte della città, dopo l’occupazione dei Longobardi, si rifugiarono le poche famiglie nobili etrusco–romane. Se osserviamo questa zona vi si notano i resti degli edifici più importanti della città. Vi sono per esempio la Chiesa Cattedrale di San Secondiano e la Chiesa che diede il nome al Terziere: la “Chiesa di Santa Maria maddalena e Marta” ( che in origine, fino al XVII secolo, era una grande chiesa a tre navate con colonne romane come quelle di San Secondiano). Questa Chiesa era importantissima e antica tant’è che una lapide posta nella cattedrale ricorda che il vescovo “Arialdo” (quello che ordinò fosse scritta la storia dell’arrivo del Santo Anello a Chiusi) fece ricostruire il suo pavimento e il tetto nell’anno 1000. In questa Chiesa vi era la sede derlla Fraternita dei Disciplinati di Santa Maria gestori dell’Ospedale. Nella piazza davanti a San Secondiano (attuale Piazza Duomo), fino alla fine del XVII secolo era il “Foro” e lungo l’antico decumano (Via Porsenna) vi era la “Curia” del Comune di Chiusi (Palazzetto rosa che fa ngolo con Via della Caccialupa) cioè prima il romano senato del “Municipium clusinum”, poi il “Palazzo dei Priori o del Comune”. Nello stesso luogo vi era lo “Studium” di Chiusi e nel XV secolo vi fu costruito il “Palazzo Vescovile”. I Priori e il Cancelliere, alla fine del XVII secolo(secolo di immane miseria per la città causa l’abbandono e l’ostracismo del Granducato contro una Città ribelle) si trasferirono nella piazza del Campo (a cui si accedeva dall’omonima porta posta in cima all’attuale via Balldetti) nell’attuale Palazzo Municipale che allora era ancora il “Palazzo del Capitano (poi Vicario regio) e sede anche delle carceri e del tribunale. Vi era anche una Chiesa dedicata a Sant’Apollinare (culto proveniente da Ravenna. Chiesa oggi ridotta quasi ad una cappellina) che ebbe origine nel VI secolo. Vi è poi la “Rocca” o “Fortezza” di Chiusi. Nello stesso luogo vi era quasi certamente l’”Arce” Romana. Di essa si sa che nel 1085 era proprietà dei Conti Farolfi ed in particolare del Conte Bulgaro (“Castrum Bulgari”). Essa fu protagonista della cosiddetta “Pasqua di sangue” avvenuta nella notte tra il 22 e 23 Marzo 1554 ( Giovedì e Venerdì santo) quando il suo Capitano Santi Borrio da Cutigliano detto Santaccio con uno strattagemma catturò Ascanio della Cornia, uccise il suo luogotenente Rodolfo Baglioni e catturò 1500 uomini dell’armata fiorentina. La fortezza di Chiusi fu presa dai Medici solo dopo la caduta della Repubblica di Siena nel 1559 e fu fatta comandare da Goro Stendardi. Infine c’è il Prato chiamato anche “Gioco del Pallone” (chiamato dopo la ristrutturazione degli anni ’20 del secolo passato piazza Vittorio Veneto dove fu posto il monumento ai caduti, unico del suo genere, dove al posto di una statua di un soldato è scolpita una donna dolente (la madre Etruria) che piange i suoi figli caduti).
ALBO D'ORO
Palio delle Torri
Vittorie: 16
1984; 1988; 1989; 1993; 1994; 1998; 1999; 2000; 2002; 2010; 2011; 2012; 2013; 2014; 2015; 2016
Palio del Santo Anello Maschile
Vittorie: 3
2013; 2014; 2016
Freccia d’Oro
Vittore: 1
2011 (Lorenzo Tiezzi); 2013 (Andrea Storelli); 2016 (Andrea Storelli)
Palio del Santo Anello Femminile
Vittore: 1
2011
Freccia d’Argento
Vittore: 2
2014 (Cioncoloni Clara); 2016 (Noemi Lo Bello)
Tripartita
Vittore: 1
2015
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