Bandiera bianca con onde celesti con stemma angolato lato destro in basso.
Lo stemma è costituito da uno scudo sannitico in campo azzurro con bordatura in oro; figura fissa: un cavaliere con armatura ghibellina color argento su drago giallo e verde morente; scudo sannitico frontale portante la scritta in caratteri romani neri : “Quis ut Deus”; spada con elsa a forma di croce punta in alto; sopra lo scudo dello stemma una corona di duca cimata con otto fioroni (cinque visibili) sostenuti da punte a base con pietre preziose ; intorno allo stemma pergamena bianca con scritto in nero in alto: “Terziere Sant’Angelo” ed in basso, sotto lo scudo: “Cipta de Chiuscio”.
Attualmente il territorio del Terziere Sant’Angelo comprende la parte nord del centro storico (la Cimina, Via Lavinia e i Borghi Circostanti fino a Piazza del Comune e al Prato) e fuori dalle mura parte del Lago di Chiusi e le frazioni di Montallese e Montevenere.
La storica taverna del Terziere è situata in Via Lavinia nei pressi di Piazza del Comune.
CENNI STORICI
La decadenza e le distruzioni di Chiusi tra il XII e XIV secolo molto probabilmente fecero arretrare la Porta Nord del Cardo (in fondo alla via che porta all’Arcisa longobarda) e le mura nell’attuale posizione occupata da “Porta alla Vigna” (oggi “Porta Lavinia”). Questo territorio era ridotto soprattutto ad orti ricavati nei terreni una volta sede di importanti palazzi romani distrutti completamente. Nella parte più interna di questo territorio vi è la Chiesa e il convento di San Francesco. Fino agli ultimi anni del secolo XIV, in questo posto, sorgeva la Chiesa di “San Michele Arcangelo” di origine Longobarda, con annesso Ospedale. Tale chiesa fu costruita sui ruderi e i fondamenti dell’antichissimo tempio dedicato alle divinità protettrici della Città. La chiesa ha dato il nome al Terziere. Nel 1260 Chiusi divenne una delle sette custodie della Provincia toscana francescana e lo rimase fino al 1517, ma era già stata costituita come custodia nel 1216.
Francesco vivente, e nel 1226 vi si ritirò il Beato “Fra’ Eligio”. In origine la chiesa e il convento erano fuori dalle mura e furono trasferite all’interno per sicurezza successivamente. La Chiesa e il Convento di San Francesco sono stati protagonisti del sacrilego furto del Santo Anello da parte di fra’ Wintherius Roberti da Magonza il 23 Luglio 1473. Era sede del Bossolo del Comune. Da San Francesco si entra nel “Campo”. Il Campo divideva il Terziere di Santa Maria dal Terziere di Sant’Angelo a cui si accedeva tramite l’omonima porta. Davanti al Palazzo del Capitano c’è l’attuale “Casa operaia” con il suo colonnato ma che nel 1609 era la nuova sede dell’Ospedale della Fraternita di Santa Maria. Sotto le logge vi è la cosiddetta “Rota” (oggi murata) dove venivano posti i trovatelli. Accanto vi è ancora una scultura in basso rilievo con lo stemma della Fraternita e sotto quello della Famiglia di Borghese Samuelli (antichissima famiglia nobile chiusina) che fece costruire tale struttura. Essa è, di fatto, un distributore di latte ai bambini delle famiglie povere che usciva da due cannelle a forma di mammelle. Vi è un’iscrizione in latino “Ad tutoria espositorum custodia – 1620 – Charitatis ubera et meliora vino” che vuol dire : “Per la più sicura custodia degli esposti – 1620 – Mammelle della carità migliori del vino”. Nel territorio di Sant’Angelo c’è, a metà Cardo (Via Lavinia) via Santo Stefano che prende il nome dall’omonima chiesa che apparteneva all’ex antichissimo monastero delle Monache Agostiniane che nel 1785 il Granduca Pietro Leopoldo trasformò in Conservatorio per giovani fanciulle gestito dalle monache oblate.
ALBO D'ORO
Palio delle Torri
Vittorie: 3
1990; 1991; 2003
Palio del Santo Anello Maschile
Vittorie: 1
2010
Freccia d’Oro
Vittore: 2
2010 (Fuccelli Matteo); 2012 (Dell’Agnello Michele); 2014 (Dell’Agnello Michele)
Palio del Santo Anello Femminile
Vittorie: 1
2010; 2015
Freccia d’Argento
Vittore: 1
2012
Tripartita
Vittore: 4
2009; 2010; 2014: 2016
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